Conosci l’impatto delle nuove tecnologie e della digital transformation sul settore della mediazione creditizia? Scopri in questo articolo come i nuovi processi digitali hanno impattato sulla burocrazie e procedure cambiando le performances nelle vendite.
Il termine “time to market” si riferisce al periodo di tempo impiegato dall’azienda per portare un prodotto o servizio sul mercato, partendo dalla fase di sviluppo fino al lancio effettivo sul mercato stesso. In termini di marketing aziendale, il time to market rappresenta una metrica critica che misura l’efficienza e la competitività di un’azienda nel rispondere alle esigenze e alle richieste del mercato.
Un time to market più breve offre diversi vantaggi competitivi.
Permette all’azienda di capitalizzare rapidamente le opportunità di mercato, superando i concorrenti e guadagnando quote di mercato in anticipo. Inoltre, riduce il rischio di obsolescenza del servizio o di perdita di interesse da parte dei potenziali clienti, consentendo all’azienda di rimanere all’avanguardia e soddisfare continuamente le esigenze del mercato in evoluzione.
Per ottenere un time to market ottimale nelle vendite le aziende devono concentrarsi sull’ottimizzazione dei processi interni e di comunicazione sul cliente, riducendo al minimo i tempi morti e gli sprechi.
È essenziale avere una chiara comprensione delle tendenze del mercato e delle esigenze dei clienti per sviluppare prodotti e servizi che rispondano efficacemente alle loro richieste, consentendo all’azienda di ottenere un vantaggio competitivo significativo, nelle vendite non esiste arrivare secondi.
Gli adempimenti e nodi burocratici per gli intermediari creditizi
L’Obbligo di riconoscimento del cliente per i mediatori creditizi si riferisce alle procedure e ai controlli che i mediatori devono attuare per conformarsi alle normative antiriciclaggio. In Italia, la regolamentazione dei mediatori dalle leggi nazionali che recepiscono le direttive europee in materia di antiriciclaggio.
Il problema:Il problema emerge, dunque, come conseguenza diretta di questi obblighi. Gestire questi processi burocratici non è affatto semplice, specialmente quando, in qualità di consulenti, si è impegnati anche e soprattutto nella gestione delle relazioni di vendita e nella ricerca di potenziali clienti.
Gli aspetti burocratici, per quanto necessari, tendono inevitabilmente a complicare il processo di vendita, che per essere efficace dovrebbe mantenersi sempre agile, rapido e pieno di semplificazioni e soluzioni per i clienti.
Obbligo di riconoscimento del cliente si compone quindi di diverse fasi, tra cui:
- Identificazione del cliente: i mediatori creditizi devono raccogliere e verificare l’identità dei loro clienti attraverso documenti validi, dati o informazioni ottenuti da fonti affidabili.
- Verifica della finalità e della natura della relazione d’affari: comprendere lo scopo della relazione d’affari e la natura delle transazioni previste.
- Monitoraggio continuo: i mediatori devono monitorare le transazioni effettuate nell’ambito della relazione d’affari per assicurarsi che queste siano coerenti con la loro conoscenza del cliente, del suo profilo di rischio e, se necessario, dell’origine dei fondi.
- Rapporti di operazioni sospette: nel caso in cui i mediatori creditizi identifichino operazioni che possono essere legate ad attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, sono obbligati a segnalarlo alle autorità competenti.
- Valutazione del rischio: devono valutare il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo associato ai loro clienti, paesi di operazione, prodotti e servizi offerti. Tale valutazione deve influenzare l’intensità delle misure di riconoscimento del cliente applicate, “adeguata verifica rafforzata”.
- Formazione e aggiornamento del personale: i mediatori creditizi devono assicurare che il loro personale riceva formazione adeguata sulle leggi antiriciclaggio, sulle procedure di adeguata verifica e sul riconoscimento delle operazioni sospette.
- Conservazione dei documenti: devono conservare per un periodo determinato dalla legge i documenti relativi all’identificazione del cliente e alle transazioni effettuate, in modo da poterli fornire alle autorità in caso di ispezioni o indagini.
Queste procedure sono essenziali non solo per conformarsi alla legge ma anche per garantire nella sostanza una maggiore solidità di tutto il servizio finanziario e del suo ecosistema.
Eliminare l’obbligo di riconoscimento del cliente da parte del consulente di mediazione, oggi su può!
Oggi, grazie alla procedura consentita per legge infatti, è possibile esonerare il mediatore creditizio dall’onere di identificare il cliente, questo avviene se per farlo viene utilizzato lo SPID, un vantaggio di enorme rilevanza.
In termini di tempo, ciò si traduce in un notevole risparmio, pari a circa il 67% della durata complessiva di una pratica. Questo risultato è reso possibile dall’eliminazione totale della ridondanza delle informazioni e dei rischi di errori durante la fase di verifica, come invece accade tutt’oggi nella versione tradizionale nelle società in cui lo SPID non è ancora stato approcciato in modo sistemico.
I vantaggi per i mediatori creditizi con questa soluzione sono straordinari, e ciò è dovuto sia alla completa esenzione dalla responsabilità nell’obbligo di riconoscimento del cliente, che alla “freschezza” che questo nuovo approccio apporta sia al cliente che alla rete di mediatori che vedono le interazioni fluide e quasi in tempo reale.
Questi ultimi si trovano in questo modo sempre più concentrati sulle relazioni e sulle attività di vendita, e sempre meno coinvolti nella parte amministrativa e burocratica che, come ormai rilevato in modo certo, rallenta e appesantisce il normale processo di vendita permettendo intrusioni e interferenze da terze parti proprio su quei potenziali clienti, i migliori, che vanno invece finalizzati nei tempi più brevi possibile.
Con Data rete la soluzione SPID è un processo già consolidato, riesci a valutarne i vantaggi?
Grazie alla datarete cloud, questa soluzione è già integrata nativamente, operativa da oltre un anno e si è dimostrata un elemento di successo per molti dei nostri clienti nel settore della mediazione creditizia.
È per questo che le reti di mediazione non dovrebbero sprecare tempo a cercare di “inventare la ruota”, bensì adottare una soluzione già consolidata sul mercato, che ha già annoverato diversi casi studio di successo, fornendo un impulso positivo alle aziende che hanno avuto il coraggio di abbracciarla fin da subito. Fra questi PrestitoSI e MultipLY che ne hanno tratto i benefici integrando la funzione.
Il caso d’uso dell’adeguata verifica digitale per l’antiriciclaggio
Una delle più importanti novità a favore dell’adozione di SPID nel privato consiste nella sua trasformazione in sistema di identificazione per ottemperare agli obblighi di adeguata verifica della clientela bancaria e finanziaria. Il Decreto Legge 76/2020, all’articolo 27, comma 3, apporta alcune rilevanti semplificazioni in materia di obblighi antiriciclaggio. Viene infatti eliminata la necessità di riscontrare in ogni caso il documento di identità del cliente, ai fini dell’assolvimento degli obblighi di adeguata verifica previsti dalla legge, ove l’identificazione avvenga a distanza (lettera a). Alla lettera c) viene poi introdotta la possibilità di procedere all’identificazione, ex art. 19 D.lgs. 231/07 e segg. “per i clienti in possesso di un’identità digitale di livello almeno significativo”, modificando la previsione del D.Lgs 125/19 che richiedeva che l’identità digitale fosse “di livello massimo di sicurezza”.
Nel corso di questa trasformazione del settore, Datarete ha da tempo collaborato con partner specializzati che le hanno permesso di offrire soluzioni verticali integrate e dedicate per il mondo della mediazione creditizia.
In questo specifico caso, il prodotto è stato sviluppato in stretta collaborazione con INTESIgroup.com, un partner altamente affidabile con cui la soluzione SPID è divenuta già realtà per alcuni dei più significativi operatori del mercato creditizio..
Grazie a questa collaborazione, Datarete è in grado di offrire una soluzione completa “go to market”, punta all’uso che promette tangibili risultati per ogni azienda operante nel settore della mediazione creditizia capace di anticipare il futuro.